Le 8 migliori alternative a Substack per creare newsletter e vendere contenuti

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Negli ultimi anni, Substack ha letteralmente rivoluzionato il mondo delle newsletter indipendenti, grazie alla sua formula molto semplice: scrivi, invia e monetizza grazie agli abbonamenti. Un approccio che ha reso questo modello accessibile a chiunque volesse trasformare la scrittura in una fonte stabile di reddito.

Tuttavia, col tempo, i limiti della piattaforma hanno iniziato a farsi sentire: poca flessibilità grafica, nessuna localizzazione in italiano, assenza di strumenti avanzati per il marketing, e soprattutto commissioni elevate che tagliano i guadagni degli autori.

E per molti creators come me, questi vincoli non sono più accettabili.

Ecco perché sempre più content creator stanno cercando alternative a Substack che non siano semplici “cloni”, ma strumenti più potenti, completi e personalizzabili. Piattaforme che permettano davvero di crescere, diversificare i guadagni e costruire un personal brand forte e duraturo nel tempo.

In questa guida, troverai una selezione delle migliori alternative a Substack disponibili oggi, divise in due categorie principali.

Le abbiamo testate nel dettaglio, e per ognuna vedremo funzionalità, prezzi, vantaggi e limiti, così potrai scegliere consapevolmente la soluzione più adatta al tuo progetto.

Perché dovresti considerare un’alternativa a Substack?

Substack è diventato sinonimo di “newsletter indipendente”, ma più la piattaforma è cresciuta nel tempo, più abbiamo iniziato a notare limiti che possono diventare veri e propri ostacoli.

Ti parlo per esperienza diretta: ci sono diversi motivi validi per guardarti intorno e scegliere una piattaforma che ti dia più libertà, più controllo e anche più margini di guadagno.

Vediamo i motivi principali per cui trovare dei tools alternativi a Substack.

Interfaccia non in italiano

valutazione alternative substack

Il primo aspetto importante da non sottovalutare è che Substack non è disponibile in italiano.

Tutta l’interfaccia, le impostazioni e le comunicazioni sono in inglese, il che può diventare un ostacolo, soprattutto per chi è alle prime armi o vuole offrire un’esperienza completamente localizzata al proprio pubblico.

Se lavori in Italia o ti rivolgi a un’audience italiana, questa barriera linguistica può risultare limitante, soprattutto considerando che molte alternative (come GetResponse) sono al 100% in italiano, oltre a supportare molte altre lingue.

Commissioni elevate sui guadagni

Uno dei principali svantaggi di piattaforme così affermate sul mercato sono le commissioni sulle vendite spesso elevate, e Substack non fa eccezioni.

La piattaforma trattiene il 10% su tutti i guadagni, a cui si aggiungono le tariffe di Stripe per l’elaborazione dei pagamenti, che ammontano al 2,9% + 0,30€ per transazione.

Quindi, facendo un esempio pratico:

se vendi un abbonamento mensile a 10€, Substack ti trattiene 1€ e Stripe altri 0,59 € circa. In totale, ti rimangono in tasca circa 8,41€.

Ora, moltiplica questa cifra ipotizzando che tu abbia 100 abbonati e capirai che hai già perso quasi 160€ al mese in sole commissioni. Parliamo di quasi 1.920€ all’anno di mancati guadagni.

Se il tuo progetto cresce e il numero di abbonati aumenta, queste commissioni diventano sempre più pesanti, al punto che diventa più conveniente usare piattaforme con fee fisse o nulle, soprattutto se stai puntando a costruire un business sostenibile nel tempo.

Limitazioni nella personalizzazione

Substack ti permette di scrivere e inviare email, ma con grosse limitazioni.

Non puoi cambiare layout, né personalizzare lo stile in modo avanzato. Inoltre, non è possibile utilizzare blocchi interattivi, pop-up o anche solo la possibilità di scegliere liberamente dove posizionare le immagini.

Sei praticamente limitato ad un template rigido e minimal, che va bene per iniziare ma diventa stretto se vuoi differenziarti.

E non finisce qui: niente landing page vere, niente moduli di contatto, niente strumenti per acquisire lead al di fuori della classica casella “iscriviti alla newsletter”.

Questo significa che non puoi costruire un funnel, nè tantomeno creare un personal branding customizzato. E questo, nel 2025, è un limite troppo grosso da ignorare.

Funzionalità limitate di email marketing

Substack è un’ottima piattaforma per inviare newsletter semplici, ma appena provi a fare qualcosa in più ti accorgi dei grossi limiti che presenta a livello di email marketing.

Non puoi segmentare il pubblico, personalizzare i messaggi in base ai comportamenti degli utenti o creare sequenze automatiche. Tutto va fatto a mano, ogni volta. Se confronti questa rigidità con una piattaforma come GetResponse, ad esempio, la differenza è enorme: lì puoi creare funnel automatizzati, tracciare ogni interazione, personalizzare le email con l’IA e testare cosa funziona davvero.

Quindi in breve, con Substack ti ritrovi a lavorare come dieci anni fa, ma in un mercato che è decisamente cambiato e diventato molto più dinamico.

Assenza di strumenti avanzati per l’automazione del marketing

Oramai l’automazione è un’arma potentissima per avere successo nel mondo del marketing. Purtroppo però, Substack non offre strumenti avanzati in questo senso.

Non puoi creare flussi automatici, non puoi fare nurturing, non puoi impostare regole tipo “se l’utente clicca su questo link, invia questa email”.

Come puoi immaginare, questa rigidità rende difficile far crescere il progetto in modo strutturato e dinamico. Tutto va fatto a mano, e diventa insostenibile appena il pubblico comincia a crescere davvero.

Poca flessibilità per monetizzare con modelli diversi dall’abbonamento

Il modello di business di Substack è chiaro: tu scrivi ed il tuo pubblico paga l’abbonamento. Fine.

Ma se vuoi fare altro? Se sei un content creator come me, potresti voler vendere un corso, un e-book, accettare donazioni, organizzare eventi o integrare sponsorizzazioni: insomma, tutti metodi che ti permettono di incrementare significativamente i tuoi guadagni.

Non ci sono strumenti che ti vengono in aiuto, soprattutto considerando l’assenza di integrazioni importanti e non esistono funzionalità integrate per monetizzare in altri modi.

Ciò significa che ti tocca usare piattaforme esterne o link esterni, che però non puoi nemmeno personalizzare come vorresti. Insomma, è una buona soluzione per chi vuole guadagnare solo con gli abbonamenti, ma estremamente limitante per chi ha un progetto più ampio o diversificato.

Ci sono alternative gratuite a Substack?

Sì, per fortuna esistono diverse alternative gratuite a Substack, soprattutto se il tuo obiettivo è iniziare a costruire una newsletter senza dover affrontare costi iniziali.

Ad esempio, Beehiiv è un tool che offre un piano gratuito che ti permette di arrivare fino a 2.500 iscritti, ma senza poter monetizzare le tue newsletter.

Abbiamo poi piattaforme come Ghost o WordPress in versione self-hosted: tecnicamente gratuiti, ma richiedono competenze tecniche e costi di hosting a parte. Un’altra valida alternativa a Substack è Medium, completamente gratuito, utile se cerchi visibilità ma non ti serve il controllo diretto sulla lista email o la monetizzazione.

Detto questo, dobbiamo chiarire un punto: quasi tutte queste soluzioni gratuite presentano limitazioni evidenti quando si passa dalla semplice scrittura alla monetizzazione vera e propria.

La maggior parte non consente di creare corsi, gestire aree membri o vendere contenuti premium direttamente. Spesso mancano anche le integrazioni con PayPal o Stripe, e in alcuni casi le commissioni sulle vendite sono alte, come anche per Substack.

Quindi, cosa voglio dirti? Vanno benissimo per partire, ma se il tuo obiettivo è trasformare la newsletter in un business sostenibile e trovare altri modi per guadagnare, prima o poi ti servirà una piattaforma più solida, con strumenti specifici per monetizzare, automatizzare e scalare.

È qui che entrano in gioco soluzioni come il Content Monetization di GetResponse, il quale offre gratis per 30 giorni funzionalità avanzate già pronte per gestire corsi, newsletter premium, pagamenti integrati e tutto ciò che ti serve per fare il salto di qualità.

Migliori alternative a Substack per i Content Creator

Ora che abbiamo visto perché le piattaforme gratuite possono andar bene solo per iniziare, è il momento di passare alle soluzioni più concrete: quelle che ti permettono davvero di monetizzare, crescere e costruire un progetto sostenibile.

Qui sotto troverai una prima selezione delle migliori alternative a Substack. Non si tratta di semplici programmi per newsletter. Si tratta di piattaforme pensate per i content creator che non solo intendono creare newsletter, ma vogliono anche vendere corsi e/o contenuti formativi, attivare newsletter premium, gestire aree riservate e creare community.

Per ogni tool ti mostrerò le funzionalità chiave, i prezzi, i pro e i contro, così potrai scegliere in modo consapevole in base ai tuoi obiettivi. Per semplificarti la scelta, ecco subito tabella riassuntiva di confronto delle alternative Substack dedicate ai content creator:

PiattaformaPrincipali FunzionalitàProContro
GetResponseCreazione newsletter, Email marketing avanzato, Corsi online, newsletter a pagamento, funnel Nessuna commissione, IA, supporto in italiano, prova gratuita di 30 giorniMonetizzazione non inclusa nel piano gratuito
BeehiivNewsletter premium, referral, sito integratoNessuna commissione, strumenti SEO e piano referralMonetizzazione non inclusa nel piano gratuito
KitEmail marketing, automazioni, vendita prodottiPiano free generoso, automazioni sempliciNon in italiano, no corsi o webinar integrati
GhostCMS, contenuti riservati, abbonamentiNessuna commissione, SEO avanzataServe hosting o competenze tecniche
MediumPubblicazione articoli, Partner ProgramVisibilità nativa, facile da usareNessuna automazione, monetizzazione limitata

GetResponse

getresponse dashboard

GetResponse è una piattaforma completa pensata per chi vuole monetizzare le proprie competenze ed avviare un vero e proprio business online. A differenza di Substack, GetResponse ti permette creare e vendere sia corsi online che newsletter a pagamento, dandoti maggiori possibilità di guadagno.

Grazie al nuovo piano Content Monetization, potrai utilizzare un editor di corsi potenziato dall’IA, un sistema per gestire abbonamenti premium alle tue newsletter, webinar integrati, landing page personalizzabili e strumenti di email marketing evoluti. Insomma, hai a disposizione tutti gli strumenti per diventare un vero e proprio content creator.

In più, avrai un profilo pubblico dedicato e un’area riservata per i tuoi iscritti (GetResponse Hub), dove gli utenti possono accedere ai contenuti acquistati, il tutto senza dover usare strumenti esterni o plugin complicati.

Una delle funzioni più importanti è proprio la possibilità di vendere l’accesso alle newsletter, impostando abbonamenti ricorrenti e gestendo tutto il flusso di pagamento in automatico con Stripe o PayPal. A differenza di Substack, GetResponse non trattiene alcuna commissione sulle vendite: il 100% dei guadagni è tuo.

Il risultato? Una piattaforma completa per scrivere newsletter, insegnare e monetizzare in modo semplice e professionale.

Funzionalità principali

Con GetResponse puoi creare corsi online completi grazie a un editor potenziato dall’Intelligenza Artificiale, pubblicare newsletter gratuite o premium con iscrizioni a pagamento, creare funnel di vendita, landing page, siti web e webinar.

Sostanzialmente, non stai semplicemente inviando email, ma stai costruendo un sistema per educare, coinvolgere e convertire il tuo pubblico.

Il piano “Content Monetization” è pensato proprio per chi vuole guadagnare dalle proprie competenze. Oltre alla creazione di corsi illimitati, puoi attivare newsletter premium, avere un’area membri con GetResponse Hub, usare Stripe o PayPal per ricevere pagamenti sicuri e – cosa molto rara – ottenere il 100% dei guadagni (niente commissioni sulla vendita da parte della piattaforma).

Insomma, se vuoi diversificare i tuoi flussi di reddito con contenuti a pagamento, GetResponse ti offre una soluzione molto più completa rispetto a Substack, che rimane focalizzato principalmente sul formato newsletter.

Prezzi

GetResponse offre un piano gratuito ideale per iniziare, che include:

  • Invio di 2.500 email/mese
  • Creazione di landing page
  • Creazione di un sito web
  • Accesso a tutti gli strumenti avanzati per i primi 30 giorni

Il piano Creator invece, dedicato alla monetizzazione dei contenuti, parte da 50€/mese e ti permette di:

  • Creare corsi online illimitati
  • Avere da 500 a 40.000 studenti
  • Attivare newsletter premium
  • Gestire i pagamenti via PayPal e Stripe
  • Usare strumenti di upselling automatico e webinar integrati

In alternativa, ci sono piani per aziende strutturate o team, oltre alla possibilità di richiedere una demo gratuita in italiano. Qui puoi confrontare i prezzi di GetResponse.

Pro

  • Hai a disposizione tutti gli strumenti per monetizzare le tue competenze: creazione di corsi, newsletter a pagamento, pagamenti, funnels e funzionalità di email marketing
  • Nessuna commissione sulle vendite
  • Integrazione diretta con Stripe e PayPal
  • Automazioni avanzate, email con IA, profilo creator e area riservata per gli utenti
  • Supporto in italiano e guida passo-passo anche per chi parte da zero

Contro

  • Le funzioni di monetizzazione sono disponibili solo nei piani a pagamento
  • Richiede un minimo di tempo per orientarsi con tutte le funzionalità disponibili

Beehiiv

Nata nel 2021, Beehiiv è una delle piattaforme più interessanti emerse negli ultimi anni come alternativa a Substack. Pensata fin dall’inizio per i creator digitali, ti permette non solo di creare e inviare newsletter, ma anche di costruire un vero e proprio sito, monetizzare i tuoi contenuti e far crescere la tua lista grazie a strumenti integrati come referral program e Boosts.

Un grande punto di forza di questa piattaforma è l’attenzione alla crescita: con Beehiiv infatti, puoi segmentare la tua audience, ottimizzare le email con gli A/B test e sfruttare strumenti SEO integrati per migliorare la visibilità dei tuoi contenuti.

Interessante anche il fatto che, a differenza di Substack, non trattiene alcuna percentuale sugli abbonamenti a pagamento, che come abbiamo visto è uno dei contro principali del tool

Se parti da zero, puoi usare la piattaforma gratuitamente (fino a 2.500 iscritti) ed iniziare a costruire il tuo pubblico. E quando sei pronto, puoi passare a un piano superiore per sbloccare tutte le funzionalità avanzate, inclusa la possibilità di guadagnare promuovendo le newsletter di altri creators tramite Boosts.

Funzionalità principali

Beehiiv offre una gamma di funzionalità molto interessanti per chi vuole avviare o consolidare una newsletter:

  • Website builder integrato: puoi creare un vero e proprio sito per la tua newsletter, con home page, pagine statiche e archivio dei contenuti pubblicati.
  • Monetizzazione: hai la possibilità di attivare abbonamenti premium, sponsorizzazioni o utilizzare il sistema di “Boosts” per guadagnare promuovendo altre newsletter.
  • Referral program: sistema integrato per premiare gli iscritti che portano nuovi lettori.
  • Segmentazione dell’audience: puoi inviare email mirate in base al comportamento e all’interesse degli utenti.
  • A/B testing e analisi: strumenti avanzati per testare oggetti e layout delle email e monitorarne le performance.

Tutte queste funzionalità lo rendono una valida alternativa a Substack per i content creators che vogliono costruire una newsletter moderna, con possibilità di crescita organica e ( soprattutto) di guadagnare.

Prezzi

Beehiiv offre un piano gratuito fino a 2.500 iscritti, già completo delle funzionalità essenziali, eccetto la possibilità di poter monetizzare le tue newsletter. Detto questo quindi, il piano gratuito non ti permette di guadagnare al massimo, e questo implica che dovrai sottoscrivere un abbonamento.

Se cerchi più opzioni, esistono tre piani a pagamento:

  • Grow – a partire da circa 49 €/mese con la possibilità di monetizzare le tue newsletter, condurre analisi avanzate, segmentazione e programmazione.
  • Scale – 85€/mese: aggiunge strumenti di automazione, team access e A/B test.
  • Enterprise – personalizzato: pensato per grandi realtà editoriali o aziende.

Pro

  • Nessuna commissione sulle vendite di abbonamenti
  • Ottimi strumenti di crescita (referral program, Boosts, SEO)
  • Segmentazione e A/B test integrati
  • Interfaccia semplice, adatta anche ai meno esperti

Contro

  • Le funzionalità più avanzate richiedono un piano a pagamento
  • Manca una suite completa di marketing (landing page, funnel, corsi, ecc.) come su GetResponse
  • Non supporta la lingua italiana

Kit (ex ConvertKit)

kit alternativa substack

ConvertKit, oggi conosciuto semplicemente come Kit, è una delle piattaforme più utilizzate da content creator, blogger e autori che vogliono costruire un pubblico fidelizzato attraverso email marketing e contenuti digitali. Esattamente, il pubblico a cui si rivolge non è generico ma è focalizzato sui content creators.

Lanciata nel 2013, questa piattaforma ha da sempre puntato su semplicità, automazione e supporto alla monetizzazione.

A differenza di Substack, Kit è pensata fin dall’inizio per fornire strumenti di marketing completi, offrendo un livello di controllo superiore su flussi, segmentazione, funnel e automazioni. È quindi più adatta a chi ha già un po’ di esperienza nel mondo dell’email marketing o vuole uno strumento che sia in grado di crescere con il proprio progetto.

Funzionalità principali

Come abbiamo visto, ConvertKit si distingue per una serie di funzionalità pensate per chi vuole creare contenuti e monetizzarli:

  • Automazioni visuali: puoi costruire funnel di email, vendite e onboarding grazie a un editor visuale molto intuitivo.
  • Email personalizzate: editor testuale semplice, ma che consente di inviare email molto efficaci e personalizzate.
  • Iscrizioni e form avanzati: possibilità di creare moduli di iscrizione da integrare su siti e landing page.
  • Commerce integrato: puoi vendere prodotti digitali o abbonamenti direttamente tramite email, con una commissione del 3,5% + 0,30$ (più bassa di Gumroad o Substack).
  • Segmentazione del pubblico: crea tag e segmenti dinamici per inviare messaggi su misura.
  • Landing page e automazioni base disponibili già nel piano gratuito.

Kit è particolarmente apprezzato per la sua interfaccia minimal e per l’attenzione che dedica ai creator che vogliono monetizzare in modo diretto con corsi, ebook o newsletter.

Prezzi

Kit offre un piano gratuito fino a 10.000 iscritti, davvero molto generoso rispetto ad altre piattaforme, anche se con alcune limitazioni, ovvero una sola automazione attiva e nessun funnel avanzato a disposizione.

I piani a pagamento invece sono due :

  • Creator: da circa 15€/mese per 300 iscritti, include automazioni illimitate, email programmate e supporto clienti.
  • Creator Pro: da circa 25€/mese, aggiunge funzionalità avanzate come newsletter referral, tracciamento delle conversioni e gestione del pubblico più evoluta.

Per chi vende digital product e abbonamenti, Kit trattiene solo una piccola percentuale sulle vendite (3,5%), rendendolo più conveniente di Substack (10%).

​​Pro

  • Piano gratuito molto generoso (fino a 10.000 iscritti)
  • Automazioni visive semplici ma potenti
  • Commissioni basse sulle vendite di contenuti digitali
  • Editor e flussi user-friendly anche per chi non ha competenze tecniche
  • Ideale per chi ha già un blog o un sito WordPress

Contro

  • Non è disponibile in italiano
  • Le funzionalità avanzate richiedono l’upgrade a piani a pagamento
  • Non adatto a chi cerca una piattaforma all-in-one con webinar o corsi integrati (come GetResponse)

Ghost

substack vs ghost

Ghost è una piattaforma open-source pensata per blogger, giornalisti e creatori di contenuti che vogliono pubblicare articoli, costruire un pubblico e monetizzare attraverso abbonamenti. A differenza di Substack, che è una soluzione pronta all’uso ma con molte limitazioni, Ghost punta tutto su flessibilità, personalizzazione e proprietà dei contenuti.

Uno dei punti forti della piattaforma è che non trattiene nessuna commissione sugli abbonamenti: se scegli Ghost, il 100% delle entrate sarà tuo, al netto delle eventuali tariffe di Stripe o PayPal.

Funzionalità principali

Facciamo una doverosa premessa: Ghost non nasce come piattaforma per newsletter, ma bensì come un vero e proprio CMS, rappresentando una soluzione completa per chi vuole costruire un progetto editoriale online professionale, con la possibilità di:

  • Creare un sito web personalizzato con articoli, sezioni, blog e newsletter integrata
  • Attivare abbonamenti mensili o annuali per i contenuti riservati
  • Usare temi avanzati o creare il proprio tema da zero
  • Gestire iscritti, membri e segmenti della propria audience
  • Integrare Stripe per i pagamenti ricorrenti
  • Ottimizzare per la SEO grazie a funzionalità avanzate

Può essere usato sia in modalità self-hosted (gratuita, se hai le competenze tecniche) oppure nella versione Ghost Pro ospitata (a pagamento).

Prezzi

Come abbiamo visto, Ghost è disponibile in due diversi piani di abbonamenti:

  • Ghost Open Source: completamente gratuito, se decidi di installarlo e gestirlo sul tuo server. Ideale per chi ha competenze tecniche e vuole pieno controllo.
  • Ghost Pro (cloud-hosted): parte da circa 9€/mese per 500 membri, fino ad arrivare a piani più avanzati per chi ha grandi volumi di traffico o esigenze editoriali complesse.

A differenza di Substack, Ghost non prende alcuna commissione sugli abbonamenti, permettendoti di trattenere tutti i tuoi guadagni.

Pro

  • Nessuna commissione sulle vendite di abbonamenti
  • Ottime funzionalità SEO e personalizzazione completa del sito
  • Adatto a progetti editoriali professionali
  • Piattaforma open source
  • Supporta contenuti riservati e membership

Contro:

  • Richiede competenze tecniche se usata in versione self-hosted
  • Non include strumenti avanzati di email marketing o automazioni
  • L’editor email è basilare rispetto ad altre piattaforme come Kit o GetResponse
  • L’interfaccia non è disponibile in italiano

Insomma, tirando le somme possiamo dire che Ghost nasce come CMS, rappresentando una buona alternativa a Substack, ma senza mettere a disposizione tutte le caratteristiche che potrebbero service ad un content creator che vuole monetizzare le proprie competenze.

Medium

medium vs substack

Medium non nasce come piattaforma per newsletter, ma come una vera e propria piattaforma editoriale dove scrittori, giornalisti e content creator possono pubblicare i propri articoli e raggiungere un’audience già presente.

La forza di Medium sta proprio in questo: non devi costruire tutto da zero, perché la piattaforma mette a disposizione un sistema di distribuzione dei contenuti basato su algoritmi e interessi degli utenti. Se scrivi contenuti di qualità e segui le linee guida editoriali, i tuoi articoli possono essere raccomandati a migliaia di lettori, anche se parti da zero.

Un’altra particolarità di questa alternativa a Substack è il modello di monetizzazione: su Medium non vendi abbonamenti, ma guadagni in base al tempo di lettura degli iscritti paganti. Ogni lettore paga 5€/mese per accedere ai contenuti illimitati e gli autori ricevono una quota proporzionale alle letture. È un sistema interessante per chi pubblica con costanza e vuole generare entrate passive nel tempo.

Inoltre, Medium permette di raccogliere email direttamente dal tuo profilo, esportare la lista e inviare automaticamente ogni nuovo contenuto ai tuoi iscritti. Non è una piattaforma pensata per automazioni o funnel di marketing, ma può essere una buona scelta se il tuo obiettivo è scrivere, crescere e monetizzare senza troppi tecnicismi.

Funzionalità principali

  • Sistema editoriale completo per pubblicare articoli, storie, guide o opinioni
  • Possibilità di costruire un profilo autore con bio, archivi e link esterni
  • Algoritmo interno che raccomanda i tuoi contenuti ai lettori in target
  • Monetizzazione basata sul Partner Program (pagamento in base al tempo di lettura)
  • Invio automatico via email dei contenuti pubblicati ai tuoi follower
  • Possibilità di raccogliere iscritti e scaricare la lista email
  • Piattaforma completamente gratuita per scrivere, leggere e farsi trovare

Prezzi

Come abbiamo visto, Medium è completamente gratuito per gli autori. Puoi iniziare subito a scrivere, pubblicare e guadagnare senza dover sottoscrivere alcun piano.

Gli utenti pagano 5€/mese per leggere tutti i contenuti della piattaforma, e una parte di questi guadagni viene distribuita agli autori in base alle visualizzazioni.

Non sono previste commissioni su abbonamenti o vendite dirette, perché Medium non gestisce pagamenti o membership private come le altre alternative viste fino ad ora.

Pro

  • Accesso gratuito e immediato alla pubblicazione
  • Pubblico già integrato nella piattaforma (non devi partire da zero)
  • Monetizzazione passiva con il Partner Program
  • Ottimo per creare un brand personale e farsi conoscere nel tempo
  • Nessuna competenza tecnica richiesta

Contro

  • Nessun controllo sulla lista iscritti: puoi esportarla, ma non personalizzare invii o segmentazioni
  • Nessuna automazione, funnel o strumenti di vendita diretta
  • Il guadagno dipende dal tempo di lettura, non puoi impostare prezzi o abbonamenti personalizzati
  • Medium è già ottimizzato per la SEO, ma manca la possibilità di gestire contenuti da un punto di vista marketing

In sintesi, Medium è perfetta se vuoi concentrarti solo sulla scrittura, costruire autorevolezza e guadagnare senza complicazioni. Ma se il tuo obiettivo è creare una vera strategia di monetizzazione diretta, con corsi, newsletter a pagamento o funnel di vendita, allora dovresti decisamente considerare altre piattaforme.

Migliori alternative a Substack per creare newsletter e fare email marketing

Se l’obiettivo principale del tuo progetto non è tanto vendere contenuti premium, quanto costruire una lista email solida e gestire campagne professionali, allora hai bisogno di un servizio di email marketing vero e proprio, non di una piattaforma editoriale.

In questa sezione ti presento le migliori alternative a Substack pensate proprio per questo: creare, inviare e automatizzare newsletter in modo professionale, con strumenti avanzati di automazione, analisi, segmentazione e design.

Ed ecco la tabella riassuntiva dove trovi elencati tutti i punti di cui abbiamo discusso:

PiattaformaPrincipali FunzionalitàProContro
GetResponseEmail marketing, automazioni, landing page, IAInterfaccia in italiano, funzionalità avanzate, supporto 24/7Automazioni limitate nel piano gratuito
BrevoEmail, automation, SMS, CRMContatti illimitati, prezzi accessibili, supporto in italianoEditor rigido, niente popup o moduli avanzati
MailchimpEmail, landing page, social postFacile da usare, ottime integrazioni (es. Canva, Shopify)Interfaccia in inglese, personalizzazione limitata
MailupEmail, SMS, automazioni, report avanzatiAssistenza italiana, invii illimitati, strumenti professionaliNessun piano gratuito, interfaccia non sempre intuitiva

GetResponse

getresponse meglio di substack

Ebbene sì, GetResponse non è solo la migliore alternativa a Substack per monetizzare newsletter e creare contenuti, ma anche per chiunque fosse alla ricerca di un buon software di email marketing.

GetResponse mette a disposizione una piattaforma completa, professionale e con un’interfaccia in italiano, che ti consente di creare email personalizzate, automazioni, landing page, moduli di iscrizione e persino webinar. Il tutto con un’interfaccia semplice, template pronti all’uso ma soprattutto strumenti basati sull’intelligenza artificiale, che ti aiutano a muovere i primi passi anche se sei un completo principiante in questo settore.

Con GetResponse puoi non solo inviare newsletter, ma anche costruire veri e propri funnel di vendita, segmentare il pubblico in base al comportamento e automatizzare ogni fase del customer journey.

Funzionalità principali

  • Editor drag-and-drop e oltre 100 template per email
  • Segmentazione avanzata e tagging dei contatti
  • Automazioni email e autoresponder
  • IA per scrivere testi e oggetti email
  • Moduli pop-up e landing page
  • Email transazionali e notifiche push
  • Dashboard e supporto in italiano 24/7

Prezzi

GetResponse mette a disposizione un piano gratuito che ti permette di iniziare a fare email marketing gratuitamente, con invii fino a 2.500 email al mese e fino a 500 contatti. È l’ideale se vuoi testare le funzionalità base e prendere confidenza con lo strumento.

Se invece vuoi accedere a funzionalità più avanzate (come gli autoresponder, le automazioni o il piano Content Monetization visto prima) puoi scegliere tra diversi abbonamenti a partire da 13,12€ al mese per una lista di 1.000 iscritti, ma con la possibilità di testare la piattaforma gratuitamente per 30 giorni.

Decisamente la scelta migliore per capire se è il tool adatto a te oppure no!

Piano di abbonamentoPrezzo più basso
(1.000 contatti)
Prezzo medio
(10.000 contatti)
Prezzo più alto
(100.000 contatti)
Guadagno stimato mensile
STARTER13,12 €56,58 €384,58 €~ 2.150 €
MARKETER44,28 €81,18 €425,58 €~ 3.084 €
CREATOR50,84 €93,48 €491, 18 €~3.552 €

Tabella prezzi GetResponse. I guadagni stimati mensili sono stati calcolati in base ai dati di ROI dell’email marketing

Brevo (ex Sendinblue)

brevo vs substack

Brevo è una piattaforma pensata per chi vuole gestire campagne email semplici ma efficaci, con un buon equilibrio tra funzionalità e costo. È molto apprezzata dalle PMI italiane e ha un’interfaccia tradotta in italiano.

Come analizzato nel dettaglio nella recensione di Brevo, questo strumento è ideale per chi non ha bisogno di funzioni troppo avanzate, ma vuole comunque inviare newsletter professionali, allegare file e gestire contatti illimitati, anche nel piano gratuito.

Funzionalità principali

  • Editor email con drag-and-drop
  • Template personalizzabili
  • Automazioni base e avanzate
  • Segmentazione contatti
  • Integrazione con CRM e strumenti di vendita

Prezzi

Brevo offre un piano gratuito molto accessibile, che consente di inviare fino a 300 email al giorno con contatti illimitati. Se hai esigenze avanzate, troverai tre piani a pagamento: il piano Starter, pensato per piccoli business, parte da 19 euro al mese e consente di inviare fino a 20.000 email mensili.

Abbiamo poi il piano Business, dedicato a chi ha un e-commerce o lavora nel digital marketing, parte da 49 euro al mese. Infine, per le aziende con volumi elevati o esigenze personalizzate, è disponibile un piano Enterprise su misura.

Mailchimp

progettazione email con mailchimp

Mailchimp è probabilmente il tool più conosciuto per l’email marketing, nonostante questo non lo renda il migliore sul mercato, come abbiamo visto nella sua recensione approfondita: Come funziona Mailchimp – la guida italiana completa. La piattaforma ha un approccio “entry level”, ed è adatta a chi vuole imparare le basi senza troppi fronzoli.

Il suo grande vantaggio è la facilità d’uso e l’ampia disponibilità di integrazioni, ma è meno indicato per chi vuole fare marketing avanzato o sfruttare appieno le funzionalità IA, ancora troppo limitate.

Funzionalità principali

  • Editor semplice e intuitivo
  • Template personalizzabili (limitati)
  • Integrazione con molti strumenti
  • Report e statistiche dettagliate
  • Social post e landing page

Prezzi

Mailchimp propone un piano gratuito per iniziare, che permette di gestire fino a 500 contatti e inviare un massimo di 1.000 email al mese. Abbiamo poi  il piano Essentials, che parte da 12,07 euro al mese e consente invii più generosi e funzionalità extra come template email e supporto base.

Il piano Standard, a 18,57 euro al mese, aggiunge strumenti come l’automazione e l’ottimizzazione predittiva, mentre il piano Premium, pensato per grandi aziende, parte da 325 euro al mese e include segmentazione avanzata, test multivariati e reportistica completa.

Mailup

mailup servizio newsletter

Mailup è una piattaforma 100% italiana, molto utilizzata da PMI e aziende pubbliche. Recentemente acquistata dal colosso Teamsystem, il suo più grande vantaggio è quella di essere al 100% italiano ed ampiamente customizzabile.

Mailup (qui per una recensione completa di Mailup) è perfetta per chi ha bisogno di gestire volumi elevati di email, fare campagne SMS e avere una reportistica approfondita.

Tuttavia, è decisamente meno adatta a chi cerca una soluzione gratuita o molto flessibile; i prezzi infatti si alzano velocemente all’aumentare delle funzioni, soprattutto quando si introducono le funzionalità IA, che invece sono comprese negli abbonamenti in piattaforme come GetResponse.

Funzionalità principali

  • Email, SMS, automazioni e landing page
  • Interfaccia in italiano e supporto clienti dedicato
  • Segmentazione avanzata e test A/B
  • Invii e contatti illimitati

Prezzi

Mailup non prevede un piano gratuito permanente, ma consente di testare gratuitamente la piattaforma per 15 giorni. Una volta conclusa la prova, è possibile scegliere tra quattro diversi piani a pagamento, tutti con invii e contatti illimitati.

Il piano Starter parte da 39 euro al mese ed è pensato per liste fino a 5.000 contatti. Salendo, troviamo il piano Plus (85 euro/mese), consigliato per liste fino a 25.000 contatti, e il piano Premium (211 euro/mese), ideale per chi gestisce database fino a 100.000 contatti.

Per chi ha esigenze superiori, è disponibile anche un piano Enterprise completamente personalizzabile.

Come vedi, i prezzi sono ben al di sopra della media, ed aumentano velocemente all’aumentare delle funzioni, rendendo la piattaforma poco accessibile a chi ha un budget limitato.

Da Substack a una piattaforma più completa

Trovare la giusta alternativa a Substack significa molto più che trovare una piattaforma per inviare newsletter, ma vuol dire individuare uno strumento che ti permetta davvero di costruire un progetto editoriale sostenibile, di monetizzare in modo flessibile e di automatizzare la crescita del tuo pubblico.

Certo, Substack è stata una grande rivoluzione, soprattutto per chi ha iniziato a scrivere online in modo indipendente. Ma oggi, le esigenze di creator, freelance, blogger e aziende sono molto più complesse. Abbiamo bisogno di funnel, di automazioni, di poter sfruttare l’intelligenza artificiale per velocizzare il nostro lavoro e di piattaforme che non ci trattengano imponenti commissioni su ogni guadagno.

Le alternative che abbiamo visto coprono esigenze molto diverse: c’è chi punta a monetizzare contenuti premium, chi vuole vendere corsi, chi ha bisogno solo di un sistema di email marketing evoluto.

Il consiglio finale che posso darti? Parti da una piattaforma che ti permetta di crescere nel tempo, senza dover cambiare tutto dopo pochi mesi. Se vuoi una soluzione completa, in italiano, senza commissioni sulle vendite e con strumenti di marketing avanzati già integrati, come abbiamo visto GetResponse è la scelta più indicata sul mercato, sia per iniziare sia per scalare.

La cosa migliore? Puoi provarla gratis per 30 giorni, senza inserire la carta di credito, e capire da subito se fa al caso tuo.

Che tu voglia scrivere, vendere o crescere… la tua newsletter merita molto di più di un semplice editor di testo. Ora sai dove guardare per fare davvero il salto di qualità.


Giovanni della Ventura
Giovanni della Ventura
Giovanni della Ventura è il fondatore di Giodellaonlinemarketing.com, blog fondato con lo scopo di aiutare le persone a creare il proprio business online utilizzando gli strumenti corretti. Da sempre appassionato all’ambito commerciale e della tecnologia, cerca di fornire consigli utili a chi si approccia al mondo dell’online marketing e degli Saas, creando guide e recensioni per orientarsi al meglio in questo campo. Quando non lavora, cerca di sfruttare la sua creatività in cucina con ricette fantasiose, cercando nel frattempo di non dare fuoco alla casa

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